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Eccellenze

Al ledam (Il letame). Mentre risaliamo sentieri e stradine, non è difficile imbattersi ai bordi dei campi in mucchi di letame, ossia le deiezioni delle mucche che gli agricoltori raccolgono dalle stalle e conservano gelosamente perchè è il concime naturale più prezioso per mantenere fertili i loro terreni sui quali viene sparso prima dell’aratura.
Le mucche sono erbivori con un particolare sistema di digestione, il rumine appunto e il letame sparso sui campi ha un particolare profumo ed è una risorsa fondamentale nel biologico e nel biodinamico, per garantire e ripristinare – in modo del tutto naturale – fertilità e vitalità del suolo, presupposti indispensabili per la qualità dei prodotti.
Ogni anno si tiene sull’appennino modenese il Festival del Letame (ultima edizione https://santaritabio.com/festival-del-letame/ )

Punti di interesse


La fascia collinare è punteggiata da numerose aziende agricole con allevamenti di bestiame, principalmente di mucche da latte per il famoso Parmigiano Reggiano.

Partì verso le somme colline, la terra ancestrale che l’avrebbe aiutato nel suo immoto possibile, nel vortice del vento nero, sentendo com’è grande un uomo quando è nella sua normale dimensione umana. E nel momento in cui partì, si sentì investito - nor death itself would have been divestiture - in nome dell’autentico popolo d’Italia, ad opporsi in ogni modo al fascismo, a giudicare ed eseguire, a decidere militarmente e civilmente. Era inebriante tanta somma di potere, ma infinitamente più inebriante la coscienza dell’usi legittimo che ne avrebbe fatto. Giuseppe Fenoglio ‘Il partigiano Johnny

La terza tappa ci porta nel centro dell’esperienza resistenziale: Gorrieri definisce le valli del Dolo, Dragone e Rossenna, la culla del movimento partigiano modenese. Ma soprattutto il percorso ci mette di fronte ad uno degli episodi più terribili di quei mesi: la strage di Monchio, Susano e Costrignano.